giovedì 11 dicembre 2008

Aut-Aut - Dialoghi con Stè #13

Io e Stè discettavamo tranquillamente sulla relazione fra Matrix, Kierkegaard e il principio logico del tertium non datur quando è arrivata Cà in lacrime.
«Cos’è successo?», le dice Stè.
«Ho trovato dei messaggi sul suo telefonino…», gli dice Cà.
«E...?», le dico.
«Erano indirizzati ad un’altra donna», mi dice.
«Ah… e che pensi di fare?», le dice Stè.
«Non lo so. Lui ha provato a spiegarmi… ha detto che vuole riprovare…» gli dice Cà.
«E tu?», le dico.
«Io… io, non lo so… non me la sento di stare con una persona che mi ha tradita», mi dice.
«Credo che i termini della questione siano da porre diversamente», le dice Stè.
«Che vuoi dire?», gli dice Cà.
«Già... qui non si tratta semplicemente di un tradimento», le dico.
«E cosa sarebbe?», mi dice.
«Lasciare dei messaggi compromettenti in memoria è una leggerezza imperdonabile», le dice Stè.
«E quindi?», gi dice Cà.
«Quindi dovresti chiederti, piuttosto, se puoi vivere al fianco di un cretino o, nella migliore delle ipotesi, di uno molto distratto».


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