lunedì 30 marzo 2009

Esuberanze - Dialoghi con Stè #21


Stè continua ad osservarmi la faccia, quando:
«Certo che stai un po’ rovinato eh?», mi dice.
«Eh già», gli dico.
«Eppure l’adolescenza è bella che andata», mi dice.
«Fottiti», gli dico.
«Ascolta un cretino, dovresti sfogare», mi dice.
«Lo terrò presente», gli dico.
«Ma almeno sei andato da un dermatologo?», mi dice.
«Sì», gli dico.
«E che t’ha detto?», mi dice.
«Acne volgare», gli dico.
«Mi dispiace», mi dice
«Pazienza», gli dico.
«...»
«...»
«Comunque la tua acne sarà anche volgare ma lui è stato un cafone a fartelo notare», mi dice.


Ambizioni - Dialoghi con Stè #20


Io e Stè stiamo giocando a briscola quando all’improvviso:
«Qualche giorno fa ho visto una tipa uscire da qui», mi dice.
«Uhm», gli dico.
«Allora?», mi dice.
«Be’, sì...», gli dico.
«Cosa?», mi dice.
«Ci vediamo da un paio di settimane», gli dico.
«Ah, e come va?», mi dice.
«Mah, spero non sia nulla di serio», gli dico.


giovedì 26 marzo 2009

La Smorfia - Dialoghi con Stè #19

Stè è seduto sul divano, mani sulle ginocchia, la testa che dondola lentamente e lo sguardo fisso al pavimento.
«’tto bene Stè?», gli dico.
«Uh...?», mi dice.
«Tutto a posto?», gli dico.
«Hm, sì», mi dice.
«Non mi pare», gli dico.
«Mah, è da un po’ che faccio sogni strani», mi dice.
«Tipo?», gli dico.
«Tipo che sono in un prato, no? E c’è questa vacca che...», mi dice.
«Ok, non dirmelo», gli dico.
«Va be’...», mi dice.
«Quindi?», gli dico.
«Be’, mi sveglio stanco, confuso», mi dice.
«E che ci vuoi fare...», gli dico.
«Bah, ho pure comprato un libro per capirci qualcosa», mi dice.
«Quale?», gli dico.
«Quello di quel tizio... Froid. Pink Froid?», mi dice.
«Sigmund Freud, Stè. L’interpretazione dei sogni», gli dico.
«Sì, proprio quello», mi dice.
«E allora?», gli dico.
«Non ci ho capito molto», mi dice.
«Strano...», gli dico.
«Già», mi dice.
«...»
«Però la settimana scorsa ho fatto un terno», mi dice.


martedì 3 marzo 2009

Amicizie - Dialoghi con Stè #18


Io e Stè stiamo mangiando un piatto di orecchiette con le cime di rapa, quando lo vedo armeggiare con il cellulare.
«Mando un messaggio alla mia amica pugliese», mi dice.
«Hm...», gli dico.
«Ogni volta che mangio le orecchiette la penso», mi dice.
«Che tenero... Succede anche a me con te, sai?», gli dico.
«Davvero?», mi dice.
«Sí, tutte le volte che pesto una merda», gli dico.